mercoledì 31 luglio 2013

Oink! Un amore tutto rosa

Di Whyman Matt. Sicuramente un libro divertente, scritto bene, che racconta le disavventure del povero Matt quando a Emma, sua moglie, viene in mente di compare due minimaialini, Roxi e Butch; ma è anche un libro che secondo me aiuta a riflettere sul rapporto uomo-animale, oggi. Innanzitutto che è sbagliato prendere un animale basandosi solo su un'adorabile foto trovata in internet e senza conoscerne le esigenze e i ritmi. Emma e Matt hanno lo stesso deciso di tenerseli anche quando Roxi è diventata un po' più grande del classico minimaialino e hanno dovuto sobbarcarsi spese non previste, ma quante persone magari prendono un serpente, un ragno o le cose più strane, si accorgono che non era ciò che desideravano e o lo lasciano morire perché proprio non sanno di cosa abbia bisogno (e non hanno voglia di cercarlo) o lo abbandonano da qualche parte? Prendere un animale è una responsabilità e un impegno anche nei suoi confronti, non va preso alla leggera, non può essere preso come sostituto di un ennesimo pargolo. Poi c'è il discorso dell'antropomorfizzazione: ormai va di moda andare a letto col proprio cane o il proprio gatto e lasciare che mangino dal nostro piatto, etc. Questo in primo luogo NON è igienico per noi, nè salutare per loro. Gatti, cani, minimaialini possono essere membri della famiglia, ma vanno lasciati nei loro spazi, che non possono e non devono sovrapporsi in modo permanente. Portare il gatto o il cane in casa per giocare ci sta, tenerlo dentro sempre no. Anche dal punto di vista sanitario. Proprio grazie a queste abitudini tutte occidentali, assistiamo oggi alla comparsa (o al ritorno) di zoonosi (malattie che dagli animali si trasmettono all'uomo) che non si conoscevano o si credevano estinte.
L'unico che nel libro tratta i maiali come maiali è Tom: è un allevatore, ma non ha il sadismo che spesso (purtroppo) contraddistingue questi. Gli animali alla fine vengono portati al macello, ok, ma all'uomo dispiace e proprio per questo non dà mai un nome ai suoi animali. Se togliamo la questione del macello, però, il rapporto è quello giusto. Gli animali sono liberi di muoversi, hanno un ambiente che racchiude parte di quello che era il loro habitat naturale, sono sani e sono felici; Tom conosce le loro caratteristiche e i loro comportamente e conosce le loro esigenze. E' lui a spiegare a Matt che cosa sono e di cosa hanno bisogno quelle bestioline rosa acquistate attraverso un contatto internet. Penso che questo libro dia da riflettere, ma che ci sarebbe più bisogno di gente come Tom che come Matt.

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