giovedì 30 gennaio 2014

Data di scadenza e TMC

La cosa bella di veterinaria è anche il corso di Ispezione degli alimenti (di origine animale), perché ti permette di capire cosa viene indicato sull'etichetta di ciò che mangiamo. Partiamo con qualcosa di "banale": la data di scadenza. Direte: cosa c'è di capire? E invece... 
Vi siete mai chiesti perché in alcuni prodotti la dicitura è "da consumarsi preferibilmente entro", in altri "da consumarsi preferibilmente entro la fine" o ancora "da consumarsi entro"? Non è un vezzo del produttore, dietro si nasconde la differenza tra termine minimo di conservazione e data di scadenza.



      La data di scadenza riporta il termine massimo di esposizione sullo scaffale (per intenderci, un supermercato che esponga questi prodotti oltre la scadenza rischia una sanzione) perché potrebbe esserci un rischio per il consumatore consumando quel prodotto oltre tale data. Esempi? Latte fresco e latticini, wurstel, pasta fresca, etc.
      Invece, il termine minimo di conservazione (TMC) indica una data entro cui si garantisce al consumatore che il prodotto avrà le caratteristiche organolettiche e di freschezza del prodotto appena fatto: rischi per la salute a mangiarlo dopo tale data non ce ne sono e, di conseguenza, nemmeno il supermercato che lo lasci in esposizione rischia alcunché. Esempi: biscotti, merendine, etc.
Quindi:
"da consumarsi preferibilmente entro (la fine)" --> TMC
"da consumarsi entro" --> DATA DI SCADENZA


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